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    Elezione della Graziella di Procida e Sagra del Mare 2011
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          LE PARTECIPANTI                Clicca sulla foto per la scheda
 Ecco a voi le partecipanti  al concorso Miss Graziella 2011.

Annarita
Annarita

Irene
Irene

Altea
Altea

Alessia
Alessia

Michelangela
Michelangela

Grazia
Grazia

Giada
Giada

Marianna
Marianna

Morena
Morena

Michela
Michela


Gerarda
Gerarda

Chi sarà eletta Graziella 2011 nell'ambito della 61a Sagra del Mare? Clicca sulla foto per la scheda. IL CONCORSO AVRà LUOGO IL 28 LUGLIO 2011.
Le candidate devono avere 1) Età compresa tra i 14 ed i 25 anni; 2) Indossare il costume tipico originale; 3) Essere nate a Procida o figlie di almeno un genitore procidano o essere residenti a Procida da almeno cinque anni.

La Sagra del Mare nasce nel 1939 da un'idea di Mimì Ferrara e Vittorio Parascandola  ed  è la principale manifestazione estiva procidana.  La sagra, nata sul finire degli anni '30, già prevedeva che la prima serata fosse dedicata alla commemorazione dei caduti in mare.

Sulla scogliera del porto di Marina Grande viene celebrata una funzione religiosa seguita da un corteo in mare.  Le autorità civili e religiose dell'isola, seguite da barche e pescherecci, portano una corona di fiori che viene gettata in mare a ricordo caduti in mare.

Un'altra serata è dedicata all'elezione di "Graziella", la donna procidana, vestita con il tipico costume procidano che più di tutte rappresenta la nota Graziella lamartiana.

In una delle giornate della manifestazione avveniva alla consegna dei premi per le gare sportive organizzate dal Comune di Procida durante la sagra. Targhe al merito, vengono anche conferite a persone o enti che si sono messi in luce positivamente nel corso degli anni lavorando ed operando sull'isola e per l'isola.

Infine l'esibizione di un noto cantante, uno spettacolo teatrale  o comico accompagnato da emozionante spettacolo di fuochi pirotecnici.

Il Concorso di Graziella

Le ragazze che partecipano al Concorso, tutte di età compresa tra i 14 e i 25 anni indossano l’antico e caratteristico costume procidano dai colori vivi e brillanti, finemente ricamato in oro, di cui molte famiglie conservano gelosamente autentici esemplari.

La preziosità dei costumi tipici procidani

Gli abiti procidani sono di rarità e preziosità uniche.

Famiglie procidane custodiscono il prezioso abito che un tempo veniva utilizzato nelle festività, nelle occasioni, durante i funerali.

Gli abiti sono composti da vari elementi che, a seconda della ricorrenza, venivano cambiati. 

 “L’abito si compone dei seguenti pezzi: la lettiera, camicia di lino o tela d’Olanda, con crespe al petto, alle maniche, alle spalle; il corpetto, fascetta con tiranti, che fa le veci del busto o corset; il pannicello, di castoro scarlatto, messo da far parere un pochino l’onda della pettiera e un orlo di essa più giù; il rubretto, specie di sottanino con la perea (balzana) di tela armesina scarlatta, e il corpo di raso rosso o di altro colore, ricamato in oro; la gonnella, di seta rossa, o bianca o celeste chiaro, con l’orlo (linzo) di sotto che esce il dito di fuori, di panno scarlatto ricamato in oro; la quale copre tutto il corpo del rubretto, meno qualche linea; la camiciuola, (zimarra), di raso rosso o verde, con le cocciole di oro, o punte di Spagna, che cominciamo dalle estremità delle due ali, cingono il collo si diffondono per la spalla, con due giri nella manica e cinque bottoni che chiudono il polso” (V. Parascandolo)

Il Romanzo "Graziella"

 

Alfonso de Lamartine: vita e opere

Alphonse-Marie Prat de Lamartine nasce a Mâcon nel 1790.

Studia presso i padri Gesuiti e, a compimento dei suoi studi, intraprende un viaggio in Italia. Un amore infelice nel 1820 dà vita alle sue prime raccolte liriche: Méditationes poétiques (1820). Seguono Nouvelles méditationes (1823), Harmonies poétiques et religieuses (1830), Recueillements poétiques (1839). Entra in diplomazia e dal 1833 al 1851 è eletto deputato come indipendente all'opposizione e nel 1848 dirige il Ministero degli Esteri del governo provvisorio.

Nel 1835 compie un viaggio in oriente con la moglie e la figlia da cui nasce Voyage en Orient.

Le sue esperienze politiche sono espresse negli scritti Jocelyn (1836), La chute d'un ange (1838), Histoire des Girondins (1847).

Graziella e Cours familier de Littérature (1859-69) sono le ultime opere dello scrittore, ormai rovinato e pieno di debiti fin quando il governo imperiale, nel 1867, gli assegna un vitalizio. Muore a Parigi nel 1869.

 

Il romanzo "Graziella": la trama

Il giovane scrittore francese Alphonse de Lamartine durante un viaggio in Italia, resta colpito dalle belle terre del golfo di Napoli ed, in particolare, dell'isola di Procida.

Alphonse ne ammira la particolarità, la semplicità della sua gente e s'innamora di una giovane fanciulla dagli occhi neri e dalle lunghe trecce: Graziella.

Graziella, figlia di pescatori procidani, corrisponde quel tenero amore che ben presto viene interrotto dalla partenza di immprovvisa di lui per la Francia.

Alphonse lascia la sua amata Graziella con una promessa: sarebbe ritornato presto da lei.

Alphonse non mantiene la promessa e Graziella, nella vana attesa, si ammala.

Prima di morire, la giovane spedisce ad Alfonso una lettera contenente una treccia dei suoi capelli.

Alphonse conserverà per tutta la vita quella lettera, quella treccia insieme col ricordo di quell'amore che non riuscirà più a trovare in nessun'altra donna.

 “…scendevano lentamente le vie scoscese di Procida, e presto giungemmo alla Marina. Così si chiama la spiaggia vicino alla rada o al porto nell’arcipelago e sulle coste d’Italia. La spiaggia era coperta di barche di Ischia, di Procida e di Napoli che la tempesta del giorno precedente aveva costrette a cercare un rifugio nelle sue acque.

I marinari e i pescatori dormivano al sole, al rumore decrescente dei marosi, o chiacchieravano radunati in capannelli sui muri (…) Rifacemmo la strada ma lentamente, mettendoci a sedere sotto tutti gli alberi, all’ombra di tutti i pergolati, discorrendo, fantasticando o comperando da tutte le giovani procidane i panieri di fichi, di nespole, d’uva che esse portavano, e lasciando così passare il tempo” (Alfonso de Lamartine )

Procida e Graziella

Graziella è divenuta un mito, l'immagine della tipica donna procidana: mediterranea, solare, semplice e bella.

Da circa 50 anni, nell'ambito di una grande festa popolare che si svolge in estate, la Sagra del Mare, viene eletta "Graziella" ossia la ragazza procidana, vestita con il tipico costume procidano, che più rappresenta Lei, la Graziella lamartiniana.

Un po’ di storia…

Il periodo successivo alla battaglia di Lepanto ridusse notevolmente le attività della marina ottomana nel Mediterraneo occidentale, permettendo, finalmente, la nascita nell'isola di un'economia legata alla marineria. la marineria procidana si avvia così verso il suo periodo di massimo splendore, accostando a questa anche una fiorente attività cantieristica: fino a tutto il secolo successivo, vengono varati nell'isola bastimenti e brigantini che affrontano la navigazione oceanica; verso la metà del XIX secolo circa un terzo di tutti i "legni" di grande cabotaggio del meridione d'Italia proviene da cantieri procidani.

L'isola si trova attualmente in un periodo di forti trasformazioni nella sua struttura economica. La marineria  rimane ancora uno dei maggiori settori di occupazione, con persone di tutte le fasce di età impiegate come ufficiali di coperta o di macchine su navi mercantili delle maggiori compagnie marittime di tutto il mondo, continuatori di una tradizione secolare. Tuttavia negli ultimi anni, la sempre maggiore automazione presente in ambito meccanico, unita ad un sempre maggiore utilizzo di lavoratori di paesi emergenti nell'ambito del trasporto marittimo, ha fatto sì che questa fonte di reddito registrasse un calo nell'isola. Accanto alla marineria, negli ultimi anni si è cercato di favorire lo sviluppo dell'industria turistica, compatibilmente con le peculiarità del territorio.

 

 

 
Graziella 2011

Alessia Siniscalchi
Graziella 2011


 

 

 

 

 

 

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