Tornando a casa. |
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26/10/01 Quasi ogni anno il nostro Paese ha visto degnamente riconosciuti i lavori dei nostri registi dalla Mostra de Valencia, uno dei più importanti appuntamenti spagnoli di risonanza internazionale. Ma forse mai come quest'anno, considerando che ben quattro dei premi previsti sono andati a pellicole nostrane. Vincenzo Marra, poi, sembra proprio intenzionato a continuare a mietere successi: dopo la vittoria alla Settimana Internazionale della Critica e al Festival del cinema italiano di Annecy, anche in Spagna è riuscito ad aggiudicarsi ben tre premi: miglior regia, colonna sonora e fotografia Il napoletano Vincenzo Marra, giovane regista(è nato nel 72) di "Tornando a Casa", ha iniziato a lavorare come fotografo sportivo. Ha poi esordito al cinema con i cortometraggi Una rosa prego e La vestizione(98) da lui stesso scritti e diretti. E stato assistente di Mario Martone, aiutoregista di Marco Bechis in "Garage Olimpo"(98). Autore anche del film documentario "Estranei alla massa" su un gruppo di tifosi del Napoli. Il film "Tornando a casa" ha trionfato anche al Festival del cinema italiano di Annency. A ritirare il premio c'era il regista in persona. Il protagonista del film è Aniello Scotto DAntuono(Franco nel film), un giovane studente procidano è nato nel1982- al suo esordio come attore. E stato scelto sulla base di alcuni provini fotografici svoltisi ad Agosto sullIsola di Procida. Ad interpretare il ruolo della moglie di Franco è stata scelta Roberta Papa, anche lei studentessa e residente sullisola di Procida. Il film Tornando a Casa, è stato presentato il 3 Settembre 2001 alla 16° Settimana Internazionale della Critica di Venezia con questa motivazione: "Un esordio neorealista, stupefacente nella sua intensità drammatica e nella precisione antropologica. I temi dellemigrazione e della povertà si legano a quelli, consueti nella dura realtà meridionale, dellimpossibilità di districare i legami e le contraddizioni di tutta una condizione esistenziale e lavorativa. Marra orchestra con mano sicura un piccolo mucchio selvaggio di personaggi veri e sinceri tutti attori non professionisti, autentici pescatori- con un occhio allinsegnamento di Visconti, Pisolini e Amelio, e con laltro a un cinema moderno e contaminato da diverse culture ed etnie".Tornando a Casa è uscito al cinema il 7 Settembre 2001 in undici città. Il film è stato girato in presa diretta nel dialetto originale; I tre quarti delle scene del film sono state girate in mare aperto con grosse difficoltà, visto il budget ristretto della produzione. Vincenzo Marra: "Sono partito molti mesi prima e dopo aver cercato a lungo, ho trovato quattro meravigliosi pescatori, i protagonisti della mia storia. Loro insieme ad un vero peschereccio e a tutti gli altri attori hanno reso possibile questa scommessa". La Sacher, la società che distribuisce il film in Italia, appartiene al pluripremiato regista Nanni Moretti. Venerdì 8 Settembre 2001, alla 58° Mostra Internazionale del cinema di Venezia, "Tornando a Casa" ha ricevuto il prestigioso Premio della 16° Settimana Internazionale della Critica e gli altri premi collaterali: il premio Fedic (Federazione italiana cineclub) per la seguente motivazione << per lenergia narrativa, la professionalità di attori non professionisti e la capacità di dimostrare la nuova vitalità di un cinema pensato e realizzato nel Sud >>. E poi il premio CinemAvvenire, come miglior film sul rapporto uomo-natura, il premio Ficc e Isvema. Marra ha concorso anche per il Premio Venezia Opera Prima - Luigi De Laurentiis, a cui questanno si è affiancato un nuovo importante riconoscimento "Il Leone del Futuro" atto a premiare i migliori registi emergenti. "Il Leone del Futuro" - Premio Opera Prima "Luigi De Laurentiis" gode del contributo di due sponsor particolarmente interessati al supporto del cinema giovane: Filmauro, con 100.000 dollari che saranno suddivisi tra il regista ed il produttore, e Kodak, con 20.000 metri di pellicola negativa colore 35mm offerti al regista dellopera vincitrice. Da "Il Mattino" dell8/09/2001 Vincenzo Marra: "Con i diecimila dollari del premio(che arrivano a puntino), comprerò un motorino e un computer: indispensabili e già previsti prima di vincere. Dedico questo premio a Napoli e a tutti quelli che mi hanno aiutato e anche a chi mi ha ostacolato". Da "Il Golfo" del 9/09/2001 Un film che racconta "in diretta" da un peschereccio la vita dura dei pescatori, che premia la bravura e la sensibilità del giovane regista napoletano. E non potevano non esserci protagonisti procidani in un film come questo. Quando il film andrà nelle sale, e prima o poi in TV, molti isolani, specie quelli anziani si identificheranno in quei quattro ragazzi che ogni giorno lottano, sfidando la sorte e la morte, per assicurarsi una vita più dignitosa a Napoli. Come non ricordare i pescatori procidani quando negli anni Trenta andavano fino a Trieste per guadagnarsi un pezzo di pane sicuro, e spesso "sconfinando" per aumentare il pescato. Storie lontane, storie vicine, per la vita sempre eguale, dura e spesso senza guadagno, dei pescatori. Sarà anche per questo che Aniello Scotto DAntuono e Roberta papa hanno saputo affrontare così bene limpegno. ..Laltro giorno i due giovani procidani hanno partecipato ad una prima nazionale del loro film, al cinema Sofia di Pozzuoli (in anteprima nazionale insieme al cinema Arcobaleno di Napoli). Lì insieme al regista hanno saputo della vittoria veneziana, e sono stati travolti dagli applausi e dallentusiasmo degli spettatori. |
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